I polmoni sono due organi simmetrici, spugnosi, posti nel torace. La loro funzione è trasferire l'ossigeno respirato nel circolo sanguigno e depurare il sangue dall'anidride carbonica. Con l'inspirazione, l'aria entra nell'organismo attraverso naso e bocca e raggiunge i polmoni passando dalla trachea, un organo che si divide in due rami. Questi due rami principali si dividono a loro volta in rami via via più piccoli chiamati bronchi e bronchioli. In fondo ai bronchioli si trovano gli alveoli. Gli scambi gassosi avvengono attraverso i capillari presenti negli alveoli.
Il tumore al polmone, che si può sviluppare a partire dalle cellule che costituiscono bronchi, bronchioli e alveoli, può formare una massa che a seconda della sua posizione ostruisce il flusso dell'aria, oppure provoca emorragie polmonari o bronchiali.
In Italia si tratta della seconda neoplasia più frequente negli uomini (15%) e la terza nelle donne (6%)2. Nel 2022 le nuove diagnosi sono state circa 43.900.
Non esiste un solo tipo di tumore al polmone, bensì diverse forme della malattia. In linea generale si identificano due categorie principali: il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC, non‑small cell lung cancer), il più frequente, e il tumore a piccole cellule (SCLC small cell lung cancer o microcitoma).
Il tumore polmonare a piccole cellule (SCLC) rappresenta il 15% delle diagnosi1. Questo tipo di tumore colpisce soprattutto i fumatori, mentre è raro in chi non ha mai fumato. Ha origine nella zona centrale del torace, dove risiedono i rami più grossi dell’albero polmonare. Si tratta di una malattia molto aggressiva e si diffonde rapidamente anche negli altri organi3.
La maggior parte delle diagnosi, l’85%, è rappresentato dal tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC), che è quello più frequentemente caratterizzato da mutazioni e che si suddivide in tre istotipi: gli adenocarcinomi (50%), i tumori squamosi (30%) e i tumori a grandi cellule (10%)1 .
Purtroppo la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) è del 16% negli uomini e del 23% nelle donne: questo perché nella maggior parte delle persone, la malattia viene diagnosticata in uno stadio avanzato2, perché la sintomatologia in fase precoce è spesso silente.
Ecco perché è importante arrivare alla diagnosi il prima possibile.