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Pubblicati sul New England Journal of Medicine dati clinici di fase I sulla molecola sperimentale Sotorasib

Milano, 21 settembre 2020 — Amgen ha annunciato oggi la pubblicazione sul New England Journal of Medicine (NEJM) dei dati aggiornati dell’intera coorte dello studio clinico di fase 1 CodeBreaK 100, che ha valutato Sotorasib (INN proposto per AMG 510) in 129 pazienti affetti da diversi tumori solidi in fase avanzata. I dati sono stati inoltre presentati in occasione del Congresso annuale dell’European Society for Medical Oncology (ESMO), nel quale sono stati resi noti anche i dati di 59 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC, non-small cell lung cancer) in fase avanzata.

CodeBreaK 100 è il più vasto studio clinico di fase I/II, nonché la prima sperimentazione sull’uomo (“first-in-human”), condotto su un inibitore di KRASG12C – ha affermato David M. Reese, MD, vicepresidente esecutivo di Ricerca e Sviluppo presso Amgen All’inizio di quest’anno, nel corso del congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), avevamo annunciato dati incoraggianti sui pazienti con carcinoma del colon-retto in fase avanzata e diversi altri tumori solidi. Siamo lieti di condividere l’aggiornamento dei risultati dello studio di fase I, in particolare nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata; attendiamo di leggere, entro la fine dell’anno, i dati di fase II relativi a pazienti compromessi che hanno ricevuto più linee di chemioterapia”.

Sotorasib ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR, objective response rate) confermato e tassi di controllo della malattia (DCR, disease control rate) rispettivamente pari a 35,3% e 91,2% nei 34 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) pesantemente pretrattati (mediana di 2 linee precedenti di terapia) che hanno ricevuto una dose giornaliera di 960 mg (dati raccolti fino al 1° giugno 2020).

In tutti i pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) arruolati è stata osservata attività antitumorale a tutti i dosaggi, con un ORR confermato pari a 32,2% e DCR pari a 88,1%, e con una durata mediana della risposta pari a 10,9 mesi, con 10 responder su 19 ancora in risposta al cut-off dei dati. In occasione della prima valutazione, alla settimana 6, è stata osservata una riduzione delle dimensioni del tumore nel 71,2% dei pazienti. La sopravvivenza mediana libera da progressione (mPFS, median progression-free survival) nei pazienti trattati con sotorasib è stata di 6,3 mesi. 

La sicurezza e la tollerabilità nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) sono state coerenti con i risultati di CodeBreaK 100 osservati in precedenza. Non sono state osservate tossicità dose-limitanti e non si sono verificati eventi avversi fatali correlati al trattamento(TRAE, treatment-related adverse event). I TRAE più comuni sono stati diarrea (25,4%), aumento dell’alanina aminotransferasi (ALT; 20,3%), aumento dell’aspartato aminotransferasi (AST; 20,3%), astenia (10,2%) e nausea (10,2%). 11 pazienti (18,6%) hanno sperimentato TRAE di grado 3 o superiore; uno di questi ha avuto TRAE di grado 3 con aumenti di ALT e AST, che hanno determinato la necessità di interrompere il trattamento.

Questi ultimi risultati dimostrano che sotorasib continua a fornire un beneficio clinico per i pazienti con tumori con mutazione KRASG12C pesantemente pretrattati – ha dichiarato l’autore principale David S. Hong, MD, Department of Investigational Cancer Therapeutics, Division of Cancer Medicine, The University of Texas MD Anderson Cancer Center, Houston (Texas) I risultati indicano anche una tendenza nella riduzione delle dimensioni del tumore e nella sopravvivenza mediana libera da progressione, con un rapporto rischio-beneficio positivo”.

La presentazione dei dati durante il congresso ESMO ha incluso i risultati di fase I sul tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM), nonché dati sui potenziali biomarcatori della risposta a sotorasib che hanno dimostrato attività clinica in una vasta gamma di frequenze alleliche della mutazione KRASG12C (MAF), livelli di espressione tissutale PD-L1, livelli plasmatici di carico mutazionale del tumore (TMB, tumor mutational burden) e profili tissutali co-mutazionali.

La mutazione KRASG12Cè un driver di diversi tipi di tumori solidi, ed è particolarmente diffuso nel carcinoma polmonare non a piccole cellule – ha spiegato Fabrice Barlesi, MD, PhD, Professore di Medicina presso l’Università di Aix-Marseille, Direttore medico del Gustave Roussy Institute a ParigiCiò nonostante, attualmente non ci sono opzioni terapeutiche approvate mirate alla mutazione KRASG12C e i pazienti continuano ad aver bisogno di nuove opzioni di trattamento, il che rende questi nuovi risultati particolarmente importanti”.

Il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) è il più diffuso con 35mila nuovi casi ogni anno, pari all’80% del totale delle diagnosi di tumore del polmone. Nel nostro paese il tumore al polmone con mutazione KRAS registra 10mila casi, di questi il 13% ha una mutazione specifica KRASG12C, finora refrattario a tutte le opzioni terapeutiche11.

Dopo i primi risultati clinici positivi, è partito il trial di fase III sul tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione KRASG12c che coinvolgerà circa 300 centri in 30 Paesi. In questo studio, che potrebbe segnare una svolta nella terapia dei tumori solidi, il nostro Paese è capofila in Europa per strutture partecipanti, con 16 centri coordinati dall’Università di Torino. Ad oggi ne sono stati attivati 8 sul territorio nazionale.12

KRAS

Da oltre trent’anni la ricerca ha individuato in KRAS uno degli oncogeni più frequentemente mutati nei tumori umani1. KRAS, un membro della famiglia dei geni RAS, è un regolatore chiave delle vie di segnalazione responsabili della proliferazione, differenziazione e sopravvivenza delle cellule. Se la proteina KRAS subisce una mutazione, il meccanismo di proliferazione cellulare è completamente deregolato, risultando costitutivamente attivo e alimentando di conseguenza i processi della formazione tumorale. La mutazione KRAS è presente in una percentuale significativa di tumori solidi, ed è responsabile circa del 30% dei tumori al polmone non a piccole cellule (NSCLC), del 40% dei tumori al colon retto (CCR) e più del 95% del tumore del pancreas.

Nello specifico la mutazione KRASG12C è presente nel 13% del tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC), nel 3% del tumore del colon-retto (CCR), e nell’ 1-2 % di altri tumori solidi.

Per queste ragioni, questa specifica mutazione è stata oggetto di studi per molti anni, con l’obiettivo di individuare farmaci che potessero inattivare la proteina mutata; finora però nessuna strategia si era rivelata percorribile e la proteina KRAS era considerata un ‘bersaglio impossibile’: perciò i pazienti con tumori provocati da questo genere di mutazione non avevano finora opzioni terapeutiche mirate e adeguate.

Lo studio CodeBreak

CodeBreaK è il programma di sperimentazione clinica per il farmaco sperimentale AMG 510 (sotorasib), disegnato per trattare i pazienti con un tumore solido in fase avanzata con mutazione KRASG12C e rispondere al bisogno medico insoddisfatto che da lungo tempo caratterizza i tumori con questa specifica mutazione. CodeBreaK 100, uno studio clinico multicentrico di fase I e II, in aperto, first-in-human, ha arruolato pazienti con tumori solidi con mutazione KRASG12C. I pazienti eleggibili sono stati trattati precedentemente con una linea di terapia antitumorale sistemica, specifica per il tipo di tumore e lo stadio della malattia. Per lo studio di fase I l’endpoint primario è la sicurezza, mentre gli endpoints secondari chiave includono il tasso di risposta obiettiva (valutato ogni sei settimane), la durata della risposta e la sopravvivenza libera da progressione.I pazienti sono stati arruolati in quattro coorti di dosaggio: 180 mg, 360 mg, 720 mg e 960 mg, assunti per via orale una volta al giorno.Gli studi clinici di fase II a singolo braccio condotti da Amgen sia nel tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC, non-small cell lung cancer) che nel tumore del colon-retto (CRC, colorectal cancer), anch’essi parte del programma CodeBreaK 100, hanno ormai completato le fasi di arruolamento. Lo studio potenzialmente registrativo di fase II sul tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) si sta svolgendo nei tempi previsti, con un rilascio dei dati verso la fine del 2020, mentre uno studio di conferma globale di fase III, randomizzato e controllato, che confronta sotorasib con docetaxel nel tumore al polmone non a piccole cellule NSCLC (CodeBreaK 200) ha iniziato l’arruolamento.

Si prevede che i primi dati dello studio di fase II sul tumore del colon-retto (CRC) saranno disponibili nel 2021. Amgen sta inoltre arruolando i partecipanti a sei studi di combinazione di fase Ib su vari tumori solidi in fase avanzata (CodeBreaK 101).

Amgen

Da quasi 40 anni Amgen è impegnata a esplorare il potenziale della biologia, a beneficio dei pazienti affetti da patologie gravi, ricercando, sviluppando, producendo e rendendo disponibili soluzioni terapeutiche innovative. Questo approccio parte dall’uso di strumenti quali la genetica avanzata per indagare la complessità delle malattie e comprendere le basi della biologia umana.

Amgen è impegnata in aree con un bisogno medico fortemente insoddisfatto e fa leva sul proprio knowhow per offrire terapie capaci di migliorare la vita di milioni di pazienti con patologie che hanno imitate opzioni di trattamento.

Con oltre 20.000 collaboratori e una presenza in oltre 100 Paesi, Amgen che è presente in Italia dal 1990, è ormai una realtà consolidata con quasi 300 collaboratori e un livello occupazionale altamente specializzato. Per maggiori informazioni visita il sito www.amgen.it

Riferimenti

1 Cox AD, et al. Nat Rev Drug Discov. 2014;13:828-851.

2 Fernandez-Medarde A, et al. Genes Cancer. 2011;2:344-358.

3 Biernacka A, et al. Cancer Genet. 2016;209:195-198.

4 Stephen AG, et al. Cancer Cell. 2014;25:272-281.

5 Neumann J, et al. Pathol Res Pract. 2009;205:858-862.

6 Jones RP, et al. Br J Cancer. 2017;116:923-929.

7 Wiesweg M, et al. Oncogene. 2019;38:2953-2966.

8 Canon J, et al. Nature. 2019;575:217-223.

9 Zhou L, et al. Med Oncol. 2016;33:32.

10Ryan MB, et al. Nat Rev Clin Oncol. 2018;15:709-720.

11 Linee guida AIOM

12 Clinicaltrial.gov


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