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Amgen punta su Otezla



L’innovativa terapia rafforzerà il portfolio dei farmaci antinfiammatori di Amgen per i pazienti di tutto il mondo

Si prevede che l’acquisizione acceleri la crescita per l’azienda

THOUSAND OAKS, California 27 agosto 2019 - Amgen (NASDAQ:AMGN) ha comunicato oggi di avere raggiunto un accordo con Celgene (NASDAQ: CELG), a seguito dell’annunciata fusione di quest’ultima con Bristol-Myers Squibb (NYSE: BMY), per l’acquisizione dei diritti mondiali di licenza di Otezla® (apremilast), unico trattamento orale non biologico per la psoriasi e l’artrite psoriasica, oltre ad alcune attività e passività correlate, per un importo di 13,4 miliardi di dollari cash, e circa 11,2 miliardi al netto deli benefici fiscali attesi.

L’acquisizione di apremilast permette ad Amgen di completare il suo portfolio e assicura ai pazienti un innovativo trattamento orale per la psoriasi e l’artrite psoriasica, complementare con i farmaci già commercializzati etanercept e adalimumabha dichiarato Robert A. Bradway, Presidente e CEO di Amgen. “Noi metteremo a frutto i nostri 20 anni di esperienza nelle malattie infiammatorie per sviluppare su scala globale le potenzialità di apremilast, in qualità di opzione terapeutica accessibile per i pazienti con queste serie di patologie infiammatorie croniche.”

Apremilast è prodotto leader nel trattamento post-topico e pre-biologico per le indicazioni approvate. Queste ultime sono attualmente tre negli Stati Uniti: trattamento dei pazienti con psoriasi a placche da moderata a severa idonei a fototerapia o terapia sistemica; pazienti adulti con artrite psoriasica attiva; pazienti adulti con ulcerazioni orali associate alla malattia di Behçet. Al di fuori degli Stati Uniti, apremilast è approvato in più di 50 mercati, tra i quali l’Unione Europea e il Giappone, e la sua copertura brevettuale negli Stati Uniti è assicurata almeno fino al 2028.

Le vendite di apremilast nel 2018 sono ammontate a 1,6 miliardi di dollari, trainate da una forte crescita dei volumi. In precedenza, Amgen aveva stabilito che avrebbe concentrato il proprio interesse sulle terapie in grado di assicurare una crescita consistente e a lungo termine, basata su un aumento dei volumi. L’azienda ritiene che vi siano significative opportunità di crescita per apremilast attraverso un’espansione a livello globale e nuove indicazioni, con la previsione di realizzare per tale farmaco una crescita delle vendite almeno a doppia cifra, in media, per i prossimi cinque anni.

Il perfezionamento dell’acquisizione è subordinato all’accettazione da parte di Bristol-Myers Squibb del consenso della Federal Trade Commission in relazione alla fusione in corso con Celgene, alla conclusione di questa fusione e al soddisfacimento delle altre consuete condizioni. Si prevede che la transazione si concluda entro la fine del 2019.

Apremilast rappresenta una straordinaria occasione per rafforzare la presenza di Amgen nell’area delle malattie infiammatorie e proseguire nell’espansione geografica di Amgen” ha affermato Bradway. “Siamo entusiasti dell’opportunità che apremilast rappresenta per Amgen, per i nostri azionisti, per i pazienti di tutto il mondo e non vediamo l’ora di accogliere i membri dello staff che supporteranno apremilast nella comunità Amgen.”

Vantaggi strategici della transazione

Questa transazione porterà vantaggi alla strategia di Amgen in diversi modi:

AMGEN

Amgen è impegnata a esplorare il potenziale della biologia a beneficio di pazienti affetti da patologie gravi, ricercando, sviluppando e rendendo disponibili terapie biotecnologiche innovative. Questo approccio parte dall’uso di strumenti quali la genetica avanzata per indagare la complessità delle patologie e comprendere le basi della biologia umana.

Con una pipeline di farmaci dal potenziale altamente innovativo, Amgen è concentrata su aree dal bisogno medico fortemente insoddisfatto, mettendo le proprie competenze a disposizione dei pazienti, con soluzioni terapeutiche che migliorano sensibilmente la prospettiva e la qualità di vita.

Pioniera delle biotecnologie da quasi quaranta anni, Amgen è presente in oltre cento Paesi con ventimila collaboratori. In Italia, è presente dal 1990; oggi conta 300 collaboratori e un livello occupazionale altamente specializzato.